Archivio eventi
Ensemble Concertando
ALESSANDRO FAGIUOLI violino
STEFANO ANTONELLO viola
PIERLUIGI RUGGIERO violoncello
Musiche di L. Van Beethoven, Z. Kodaly, E. Dohnanyi
Orchestra Giovanile Classica della Provincia di Sondrio
“LE QUATTRO STAGIONI DI ANTONIO VIVALDI”
ORCHESTRA GIOVANILE CLASSICA DELLA PROVINCIA DI SONDRIO
Elia Senese, Maestro Concertore
ROBERTO RANFALDI (primo violino dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI)
Violino Solista
TEATRO SOCIALE DI SONDRIO - INGRESSO LIBERO
Due
“Per il grande jazz”
SIMONA SEVERINI
CANTO E CHITARRA
JACOPO FERRAZZA
CONTRABBASSO
In collaborazione con l’Associazione
Ambria Jazz
Biblioteca Comunale Aurelio Tognini Castione Andeveno
"Quant'è bella giovinezza..."
Auditorium Scuola Civica di Sondrio - Via Lungo Mallero Diaz 43
Recital pianistico del giovane talento Josef Edoardo Mossali
Musiche di
Robert Schumann
Claude Debussy
Sergei Rachmaninov
Aida - Gomalan Brass Quintett
Un’occasione eccezionale per rendere il capolavoro verdiano fruibile e comprensibile a chi non lo conoscesse (bambini e ragazzi compresi) e per farlo apprezzare da tutti ancora di più.
lunedì 27 febbraio 2023, ORE 21.00 con matinée per le scuole - ore 11.00
AUDITORIUM TORELLI, SONDRIO
Orchestra Giovanile Classica della provincia di Sondrio
Terzo concerto CID: protagonista l'Orchestra Giovanile Classica della Provincia di Sondrio
“LA NOSTRA RICCHEZZA MUSICALE”
Maestro concertatore: Elia Senese
Violoncello solista: Pietro Nappi
Musiche di Bach, Haydn, Respighi, Warlock
AUDITORIUM TORELLI, SONDRIO
CONCERTO DI CHIUSURA DEL TEMPO DI NATALE
In collaborazione con la Parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio di Sondrio e Civica Scuola di Musica Claudio Abbado - Fondazione Milano
ORCHESTRA, solisti DELLA SCUOLA CIVICA di musica “CLAUDIO ABBADO” DI MILANO e civici cori di Milano
PROGETTO SAINT-SAËNS
SUITE POUR ORCHESTRE Op. 49
ORATORIO DE NOËL Op. 12
I CIVICI CORI
maestri preparatori: Francesco Girardi, Fabio Zambon
ORCHESTRA della SCUOLA CIVICA DI MUSICA Claudio Abbado
Cassandra Tomella, arpa
Luigi Panzeri, organo
Nozomi Yoshida, Giada Citton, Iana Rata, soprani
Nikolina Janevska, alto
Shota Tsubaki, tenore
Akihiro Shiraishi, baritono
Mario Valsecchi, Direttore
Il volo dell'albatros
Nell’ambito di Sondrio Festival 2022
Francesco Parrino, violino
Stefa no Parrino, flauto
Dario Bonuccelli, pianoforte
Quartetto Telemaco
Lorenzo Molinetti, Chiara Borghese violini
Stefano Musolino viola
Marco Mauro Moruzzi violoncello
Musiche di Mozart,
Mendelssohn e Puccini.
Il concerto vuole essere un doveroso omaggio e memoriale per le oltre 200 vittime della pandemia in provincia di Sondrio, in particolare con l’esecuzione del brano “Crisantemi” di Giacomo Puccini.
sabato 27 giugno 2020 - ore 20.45
Chiesa Collegiata di Sondrio
L’ingresso con offerta libera è limitato a 140 persone a seguito delle normative anti-Covid
Concerto per la Festa dei Patroni
Il CID Circolo Musicale di Sondrio spezza il silenzio della musica “dal vivo” nella città di Sondrio con il Concerto per la Festa dei Patroni, appuntamento musicale ormai consueto a conclusione della propria stagione. Con la chiusura delle attività pubbliche nel mese di marzo scorso l’associazione sondriese si era ripromessa di recuperare i concerti previsti nella seconda parte del cartellone 2019/2020 prima dell'inizio della stagione 2020/2021.
Questo proposito può incominciare ad essere realizzato proponendo il Concerto per la festa dei Patroni di Sondrio inizialmente previsto per il 20 giugno, Si è reso necessario però cambiare data e organico strumentale; ad oggi infatti non è possibile allestire un concerto con coro e orchestra, come previsto nel cartellone iniziale. Verrà proposto il Quartetto Telemaco, formato da giovani eccezionali musicisti, Lorenzo Molinetti e Chiara Borghese violini, Stefano Musolino, viola e Marco Mauro Moruzzi ,violoncello, sabato 27 giugno alle ore 20.45 nella Chiesa Collegiata di Sondrio, con musiche di Mozart, Mendelssohn e Puccini; in particolare di quest'ultimo verrà proposto lo straordinario brano "Crisantemi", un'elegia funebre, che permetterà di dare ancora maggiore risalto alla serata, commemorando le oltre 200 vittime del Covid in provincia di Sondrio.
La capienza della chiesa non può superare le 140 unità, per le normative di sicurezza antiepidemiche; il concerto è ad ingresso libero, con precedenza agli abbonati.
Il CID esprime tutta la sua soddisfazione nel poter riprendere una socialità in musica ed esprimere un omaggio a chi ha subito così tragicamente le tristi vicende dei mesi scorsi.
ORCHESTRA DELLA CIVICA SCUOLA DI MUSICA «CLAUDIO ABBADO» DI MILANO E CORI CIVICI DI MILANO
Direttore Mario Valsecchi
Chiesa Collegiata di Sondrio
In collaborazione con la Parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio - Ingresso con offerta libera
Concerto per la Festa dei Patroni di Sondrio
mercoledì 17 giugno, ore 20.45 - Auditorium Scuola civica di Musica di Sondrio Guida all’ascolto della messa di Puccini e della quinta sinfonia di Beethoven a cura di Giacomo Andreola
Giacomo Puccini
Messa per soli, coro e orchestra
Ludwig Van Beethoven
Sinfonia n. 5
Il concerto di chiusura della stagione 2019/2020 del CID Circolo Musicale, volendosi ancorare alle radici religiose della città, propone anche quest’anno l’Orchestra della Civica Scuola di Musica “Claudio Abbado” di Milano e i Cori Civici di Milano in uno di quei programmi che normalmente incantano il pubblico per profondità e maestosità del messaggio musicale.
Grazie alle potenzialità della fervida attività di produzione musicale che la Civica Scuola di Musica “Claudio Abbado” di Milano mette a disposizione del territorio regionale avremo modo di ascoltare accanto ad uno dei capolavori beethoveniani come la Quinta Sinfonia, la Messa di Giacomo Puccini che si rivela come la prima sua opera di grande ambizione e di grande apertura e intelligenza musicale, aprendo prospettive sorprendentemente originali e moderne.
QUINTETTO DI OTTONI GOMALAN BRASS
Teatro Sociale di Sondrio - matinèe (ore 10.30) per le scuole
Per i 150 anni di composizione di “AIDA” di Giuseppe Verdi
Marco Braito tromba
Marco Pierobon tromba
Nilo Caracristi corno
Gianluca Scipioni trombone
Stefano Ammannati tuba
Giuseppe Verdi Aida
Regia di Sabrina Morena
Fiore all’occhiello del repertorio del Gomalan Brass Quintet, il progetto Aida è la grande sfida che il gruppo lancia all’inespugnabile fortezza della lirica: cinque musicisti in abiti di scena suonano, cantano, interpretano, recitano, ballano l’opera, trasformandosi di volta in volta in Aida, Radames, Amneris, il Faraone, Amonasro, in un rapido susseguirsi di arie, musica e prosa, Non per ridicolizzare un capolavoro, ma al contrario per renderlo
fruibile e comprensibile a chi non lo conoscesse (bambini e ragazzi compresi), e per farlo apprezzare ancora di più a chi ne sapesse già codificare il linguaggio e intenzioni. Quattordici deliziosi arrangiamenti per quintetto d’ottoni collegati tra loro da scene mimate che introducono le arie e accompagnano l’ascoltatore nella fitta trama della vicenda.
Il Gomalan Brass Quintet è un gruppo d’ottoni eclettico ed estremamente dinamico, costituito da cinque raffinati musicisti, prime parti in importanti orchestre italiane: Marco Braito (tromba), Marco Pierobon (tromba), Nilo Caracristi (corno), Gianluca Scipioni (trombone), Stefano Ammannati (tuba). Grazie all’avvincente sinergia tra abilità esecutiva e coinvolgimento teatrale, cifra distintiva del quintetto, il Gomalan Brass si destreggia con
disinvoltura all’interno di un repertorio vastissimo, che spazia dal rinascimento al melodramma e alla musica contemporanea, senza disdegnare incursioni nel repertorio della musica per film. Gli spettacoli proposti e continuamente rinnovati, grazie alla riconosciuta qualità musicale e alla particolare verve istrionica dei componenti del quintetto, da dieci anni conquistano pubblico e critica di tutto il mondo.
RACCONTANGO
Auditorium “Leone Trabucchi” di Castione Andevenno
Enea Leone chitarra
Roberto Bongianino bandoneon
Federica Bolengo e Gianluca Berti ballerini
Con questo concerto il CID inizia una collaborazione con il Comune di Castione Andevenno che dal maggio 2017 mette a disposizione della collettività uno splendido auditorium, ricavato dalla suggestiva Chiesa San Rocco, acusticamente ai massimi livelli.
Dalle periferie di Buenos Aires e Montevideo di fine ‘800 il tango muove i suoi passi verso il mondo, conquistando l’immaginario collettivo con la sua carica di emozioni tumultuose e fragili. Le tappe dello sviluppo di questa musica viscerale vengono ripercorse in un viaggio che spazia dal repertorio tradizionale argentino (Coban, Piana, Gardel) fino all’interpretazione delle composizioni di Astor Piazzolla.
Il tango non è solo un ballo: è una musica che si nutre di tristezza e amori effimeri raccontati dal suono struggente del bandoneon e dagli accenti vibranti della chitarra.
Il duo chitarra e bandoneon, formazione tipica della tradizione argentina, affronta e ripercorre con passione e rispetto la strada tracciata da duo storici quali Troilo-Grela e Arias-Montes, sviluppando una propria estetica musicale. Enea Leone (chitarra) e Roberto Bongianino (bandoneon) riportano in scena con “RacconTango” l’essenza del tango come linguaggio, cultura e sentimento.
Nel 2017 il duo ha pubblicato un doppio cd dal titolo “Music from Argentina for Guitar and Bandoneon” per
la prestigiosa etichetta olandese BrilliantClassic.
Il concerto si può allargare in forma di spettacolo con coppie di ballerini professionisti di Tango di fama nazionale e internazionale.
RECITAL di STEFANO GRONDONA, chitarra
Sala “Celestino Pedretti” - Ridotto del Teatro Sociale di Sondrio
Presentando uno dei massimi chitarristi sulla scena internazionale, il CID vuole esprimere all’artista la considerazione e l’affetto che lui stesso ha dimostrato nei confronti della Valtellina, fin dalla prima Masterclass
da lui tenuta a Ponte in Valtellina nel 1987.
Dedizione assoluta e anticonvenzionale alla musica: questa è la cifra distintiva dell’arte di Stefano Grondona, preclara fin dai suoi esordi.
Nato a Genova nel 1958, già allievo di Sergio Notaro e poi di Oscar Ghiglia, si è imposto giovanissimo come vincitore dei più prestigiosi concorsi internazionali (Parma, Alessandria, Gargnano, Palma de Mallorca,
Città del Messico, Leed’s Castle, Monaco di Baviera).
Andrés Segovia, in un’intervista del 1985, lo menzionò come uno dei suoi quattro allievi più significativi. John Williams, Oscar Ghiglia ed Alirio Díaz, artisti allora già nel pieno della loro maturità artistica, erano gli altri nominati dal Maestro. Grondona, che ha celebrato nel gennaio del 2019 il suo quarantacinquesimo anno di carriera concertistica, ha contribuito con la sua ricerca interpretativa e storica a un’innovativa visione personalissima e insieme archetipica della chitarra.
Le opere discografiche di Grondona costituiscono un ineludibile punto di riferimento per il pubblico e la critica.
Le sue dieci tournée in Giappone sono state accolte dal mondo musicale nipponico con un fervore pari a quello ricevuto a suo tempo dallo stesso Segovia e da Julian Bream. Dal 2004 a tutt’oggi esiste in Giappone un club di fans di Stefano Grondona.
Da trent’anni titolare di cattedra presso il Conservatorio di Vicenza, Grondona ha saputo rendere la sua classe un riconosciuto centro pulsante di meditazione strumentale. Tra le innumerevoli master class tenute in tutto il mondo quelle di Ponte in Valtellina e di Riva del Garda, datate tra il 1987 e il 2001, si ricordano per il determinante contributo alla formazione di una nuova generazione di chitarristi.
Il 27 Aprile 2011 Stefano Grondona è stato insignito della più alta onorificenza culturale catalana, la Creu de Sant Jordi, conferitagli dalla Generalitat de Catalunya.
Il 2 giugno 2012 gli è stata conferita l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine del Merito della Repubblica Italiana.
Il 24 novembre 2013 il Comune di Ponte in Valtellina ha assegnato a Stefano Grondona il Premio Giuseppe Piazzi per l’Arte.
Il 9 dicembre 2014 gli è stata conferita l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine del Merito della Repubblica Italiana.
Il 22 Settembre 2018 Stefano Grondona riceve la Chitarra d’oro ‘Una vita per la chitarra’, assegnatagli dal Convegno Internazionale di Alessandria.
ENSEMBLE CLASSICA TRIO
Sala “Celestino Pedretti” - Ridotto del Teatro Sociale di Sondrio
Romano Pucci flauto traverso
Ivano Brambilla clarinetto e mandolino
Fabio Spruzzola chitarra
Grandi musiche per il cinema
La musica è sempre esistita negli spettacoli cinematografici, fin da quando il cinema era “muto”, in assenza del sonoro. Con l’evoluzione di quella che è considerata la “settima arte”, anche il repertorio musicale si è arricchito.
Agli esordi della storia del cinema però la musica non è coerente con il visivo, solo più tardi saranno creati modelli sonori adatti al tipo di film. Trionfano quindi gli “stereotipi” musicali e vengono creati manuali e repertori da seguire.
Nel 1908 per la prima volta in Russia si affida a un musicista la creazione delle musiche per un film.
Nel 1914 avremo le prime manifestazioni anche in Italia (“Cabiria” di Giovanni Pastrone). Un grande compositore italiano come Mario Castelnuovo-Tedesco diverrà un riferimento indiscusso a Hollywood. Intanto le figure del cinema cambiano: oltre al regista, al produttore si stabilizza la figura del responsabile musicale. E’ musica che non solo accompagna ma anticipa, interpreta, sottolinea, commenta, in un’evoluzione musicale-culturale che prosegue anche oggi. L’Ensemble Classica Trio ce ne dà uno spaccato con le musiche di Rota, Bacalov, Meyers, Gradel, Theodorakis e l’immancabile Morricone.
I tre artisti dell’Ensemble Classica Trio sono i fondatori ed il punto di partenza di ENSEMBLE CLASSICA, un progetto musicale articolato in varie formazioni (dal duo all’orchestra da camera) e dal vastissimo repertorio, composto da brani originali e particolari trascrizioni ed arrangiamenti curati da Fabio Spruzzola. Negli ultimi anni i musicisti di Ensemble Classica hanno portato l’affascinante voce dei loro diversi strumenti in ogni parte d’Italia e del mondo, dall’Europa all’Africa, all’Estremo Oriente e negli Stati Uniti.
L’unanime consenso di critica e pubblico é dovuto a qualità interpretative quali chiarezza ed eleganza dell’esposizione musicale, unita ad una tecnica brillante e mai fine e se stessa, ma anche a programmi pensati per divertire l’uditorio ed i primi a divertirsi sono gli stessi esecutori che amano presentare le frasi musicali con ironia e simpatia, consapevoli del fatto che al di là della perizia strumentale è indispensabile comunicare al pubblico sensazioni di serenità e piacevolezza.
QUARTETTO CIAIKOVSKIJ DI MOSCA e ALESSANDRO TRAVAGLINI, clarinetto
Concerto fuori abbonamento con ingresso libero
lunedì 18 novembre, ore 20.45 - Auditorium Scuola civica di Musica di Sondrio
Guida all’ascolto dei due quintetti per clarinetto di Mozart e Brahms
a cura di Giacomo Andreola
In collaborazione con SondrioFestival 2019
LEV MASLOVSKY primo violino
ZAKHAR MALAKHOV secondo violino
ILJA GOFMAN viola
SERGEI SUVOROV violoncello
Un Quartetto d’eccezione come il Quartetto di Mosca inaugura la 57° edizione del Cid Circolo Musicale di Sondrio nel solco della grande produzione cameristica, costante distintiva del nostro sodalizio culturale.
Con la presenza del clarinettista Alessandro Travaglini il programma prevede l’esecuzione di due capolavori: il Quintetto KV 581 in la maggiore (Allegro, Larghetto, Menuetto, Tema con Variazioni, Allegro) di Wolfgang Amadeus Mozart e il Quintetto op. 115 in si minore (Allegro, Adagio, Andantino.
Presto non assai ma con sentimento, Con moto) di Johannes Brahms.
Mozart amò moltissimo il clarinetto, che incontriamo spesso nelle sue sinfonie e nei concerti per pianoforte e al quale dedicò lo splendido Concerto K 622. Il Quintetto KV 581 costituisce un autentico vertice del repertorio per questo strumento e, più in generale, uno degli autentici capolavori di tutta la letteratura cameristica.
il Quintetto per clarinetto e archi di Johannes Brahms è un’opera della maturità del compositore tedesco che guarda come modello proprio alla composizione del genio di Salisburgo.
ll Quartetto Ciaikovskij di Mosca venne fondato nel 1975 in seguito all’assegnazione del Primo Premio al Festival Internazionale B.Bartok a Budapest.
Da allora, il quartetto ha attirato su di sè stima e simpatia del pubblico e della critica per le qualità straordinarie degli allora giovani interpreti e della loro professionalità. Nel1985 ha assunto l’attuale denominazione ed ha continuato la propria attività esibendosi con gran successo nelle più prestigiose istituzioni concertistiche internazionali. Le esecuzioni del quartetto hanno ereditato la migliore tradizione della scuola musicale russa, per sensibilità e perfezione.
ORCHESTRA DELLA CIVICA SCUOLA DI MUSICA «CLAUDIO ABBADO» e I CIVICI CORI DI MILANO
CHIESA COLLEGIATA DI SONDRIO
Concerto fuori abbonamento - Ingresso con offerta libera
Mario Valsecchi Direttore
Wolfgang Amadeus Mozart: Sinfonia Kv 551 in do maggiore (Jupiter)
Luigi Cherubini: Requiem in do minore per coro e orchestra
“Concerto per la Festa dei Patroni di Sondrio”
In collaborazione con la Parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio
Il concerto di chiusura della stagione 2018/2019 del CID Circolo Musicale, volendosi ancorare alle radici religiose della città, propone uno di quei programmi che normalmente incantano il pubblico per profondità e maestosità del messaggio musicale. Grazie alle potenzialità della fervida attività di produzione musicale che la Civica Scuola di Musica “Claudio Abbado” di Milano mette a disposizione del territorio regionale avremo modo di ascoltare accanto ad uno dei capolavori assoluti di Mozart, la “Jupiter”, il Requiem di Luigi Cherubini, un’opera che, escludendo l’apporto di voci soliste, evita di dare alla parte corale intenzioni “virtuosistiche” mentre la parte orchestrale è di impressionante modernità, caratterizzata sia da tratti di inestimabile dolcezza sia da parti di vigorosa sonorità.
CONCERTO JAZZ Michel Godard trio
TEATRO SOCIALE, RIDOTTO “CELESTINO PEDRETTI” - ore 17.30 e ore 21.00
Natasha Mirkovic voce
Michel Godard serpentone / basso tuba
Ihab Radwan oud / voce
“Un egiziano a Venezia” Il barocco rivisto in chiave jazz
Michel Godard suona regolarmente con Natasa Mirkovic da Sarajevo (“In El Amor” Preis der Deutschen schallplatten kritik 2017) e Ihab Radwan da Il Cairo (“Doux Desirs” Dodicilune records). L’idea di unirsi al trio è dettata dall’intuizione di un incontro importante e bello. Tutti e tre hanno sempre lavorato per scoprire (o riscoprire) i ponti tra musica nuova e musica antica. Il trio ci trasporterà tra musica barocca e la musica sefardita e orientale, dal Rinascimento italiano alle composizioni originali di ciascuno. L’improvvisazione,
come una chiave di volta, collega mondi diversi. Venezia è il luogo ideale per l’incontro di queste diverse culture musicali, al di là di ogni temporalità.
Da Monteverdi a Haendel fino a improvvisazioni attuali dove i tre musicisti si confrontano in un viaggio temporale che abbraccia i vari generi antichi ed attuali.
LA VIRTUOSISSIMA CANTATRICE
TEATRO SOCIALE, RIDOTTO “CELESTINO PEDRETTI” - ore 17.30 e ore 21.00
Emanuela Galli soprano
Gabriele Palomba tiorba
un ritratto di Barbara Strozzi a 400 anni dalla nascita
Erano richieste in tutta Europa, viaggiavano come i musicisti uomini e alternavano il lavoro di compositrici a quello di esecutrici e cantatrici: sono le musiciste italiane, soprattutto veneziane e in particolare del Seicento. La più importante tra di loro fu probabilmente Barbara Strozzi. Ed è anche la compositrice seicentesca di cui conserviamo la biografia più ricca. Gran parte delle composizioni di donne non si sono salvate in quanto nessuno le ha trascritte. In totale, in vita, Barbara pubblicò 125 brani di musica vocale. E mentre la sua musica prendeva
le vie d’Europa, lei pare che si spense nel 1677 a Padova, nell’oblio e nella ristrettezza di mezzi.
Emanuela Galli e Gabriele Palomba, musicisti internazionalmente affermati nel campo della musica barocca, ne tratteggiano un ritratto nei quattrocento anni dalla nascita.
ALTI&BASSI
TEATRO SOCIALE (ore 9.45 e 11.15 matinèe per le scuole)
Quintetto vocale a cappella Jazz and Swing
“Festa della donna”
Considerati dalla critica “gli eredi dei Cetra”, gli Alti & Bassi sono un quintetto vocale a cappella attivo fin dal 1994. Con le voci e 5 microfoni costruiscono le loro armonie senza far uso di strumenti, ma imitandone all’occorrenza
alcuni come batteria, basso, fiati, chitarre… Lo spettacolo è un mix di intrattenimento, musica, cultura condotto sempre in punta di ironia e con il garbo di chi conosce l’argomento e vi gioca con saggia leggerezza.
Al Teatro Sociale di Sondrio presenteranno un programma che spazia da J.S.Bach, attraverso la musica classica fino alla canzone del 900, con un’attenzione particolare alle canzoni d’amore da dedicare alle donne nel giorno
dell’anno in cui vengono celebrate. Gli Alti & Bassi affrontano un originale percorso nella sperimentazione e contaminazione armonica nel tentativo di dimostrare l’insussistenza di un confine tra musica colta e musica leggera.
TRIO KANON
TEATRO SOCIALE, RIDOTTO “CELESTINO PEDRETTI” - ore 17.30 e ore 21.00
Lena Yokoyama , violino
Alessandro Copia, violoncello
Diego Maccagnola, pianoforte
Primo Premio Assoluto, Premio speciale per la miglior esecuzione di Brahms e Premio del Pubblico nell’International Chamber Music Competition di Pinerolo e Torino 2018
Musiche di Josef Suk, Johannes Brahms e Antonín Dvořák
Nel solco della grande produzione cameristica il programma prevede due gioielli della musica per trio pianoforte, violino e violoncello: ll Trio n. 3 op. 101 in do minore, scritto nel 1886, è un capolavoro indiscutibile, solido nell’implicita coerenza della sua concezione generale, nel pieno del ‘terzo stile’ di Brahms, quello della maturità, dei più alti principi formali e dell’estrema concentrazione espressiva; il Trio “Dumky” di Dvořák è senza dubbio il più importante dei quattro trii scritti dal compositore che, ispirandosi al termine di origine ucraina che significa pensiero, meditazione, vede contrapposti episodi eroici e festosi a momenti elegiaci di grande interiorità.
In apertura di programma l’Elegia op. 23 di Suk, compositore ceco, allievo e genero di Dvořák, un’individualità forte e capace di affrancarsi dagli stilemi compositivi che inevitabilmente lo circondavano. Il Trio Kanon (il nome, oltre ad avere assonanza con il Canone, è anche l’unione di due parole giapponesi: “Ka”, fiore e “On”, musica, quindi letteralmente “musica fiorente”) nasce nell’estate del 2012 dall’amicizia di tre musicisti che hanno deciso di condividere la loro passione per la musica da camera studiando sotto la guida del Trio di Parma. Il Trio Kanon si è esibito in numerosi concerti: in Italia presso il Teatro La Fenice di Venezia, l’Accademia Filarmonica Romana, la Società dei Concerti, l’Unione Musicale di Torino, il Teatro Giacosa di Ivrea, il nuovo Auditorium “G.Arvedi” di Cremona, il Mantova Chamber Music Festival 2016 e 2017,
e all’estero in Inghilterra, Croazia, Austria, Norvegia, Cina, Stati Uniti e Giappone, riscuotendo ovunque successo di pubblico e di critica.
ECLISSI D’UOMO
TEATRO SOCIALE (ore 10.15, matinèe per le scuole secondarie superiori)
Opera teatrale-musicale.
Suoni, parole e immagini della Grande Guerra
Inaugurazione della stagione nel ricordo del centenario dell’Armistizio del 4 novembre 1918 e della fine della Prima Guerra Mondiale
Regia di Stefano Scherini
Composizioni e adattamenti musicali di Giuliano Di Giuseppe
IL SOCIALE ENSEMBLE
Stefano Scherini attore; Luca Marziali violino; Pierluigi Ruggiero violoncello; Luca Trabucchi chitarra; Giuliano Di Giuseppe pianoforte; Patrizia Cigna voce
Drammaturgia di Giovanna Scardoni; Disegno luci di Anna Merlo
Realizzazione video di SEE MARS - Video & animation studio;
L’iniziativa rientra nel Programma ufficiale delle commemorazioni del centenario della prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale.
Col Patrocinio della Prefettura di Sondrio
Con il contributo di Fondazione Cariplo nell’ambito del progetto perFORMARE “Eclissi d’Uomo” è un viaggio umano, artistico e poetico nell’inferno della Prima Guerra Mondiale in occasione del suo centesimo anniversario.
È una piccola opera contemporanea che, attraverso musica, parole, canto e immagini, porterà lo spettatore dentro i quattro anni che incendiarono il mondo e lo sprofondarono nel buio. In scena un attore, una cantante e un quartetto di musicisti, tutti a raccontare la guerra di un fante, non importa di quale nazionalità o impegnato in quale trincea, le Dolomiti o il Carso, Verdun, la Marne o la Galizia. Un fante che comincia “interventista” e finisce per sbattere contro l’orrore della battaglia, dei feriti e della morte; che scrive a casa, sogna e ricorda la propria amata, soffre la fame, si scontra con i superiori e con le loro scelte tattiche, che ha paura ma continua a lottare per sopravvivere, per il senso del dovere e per la propria patria.
Nel suo percorso “d’eclissi d’uomo”, i musicisti e la cantante diventano i compagni d’arme, gli amici, la madre o l’amata, o sono i musicisti stessi a coinvolgerlo a tal punto con la musica e il canto, che il suo spazio si trasforma, si dilata, si fa silenzio di parole per permettere il deflagrare di emozioni indicibili.
IL SOCIALE ENSEMBLE
Claudio Barberi, pianoforte
Giuliano Di Giuseppe, direttore
«Non solo Noto»
Musiche di: Antonio Vivaldi (“Le Quattro Stagioni”), Gerald Finzi, Ermanno Wolf-Ferrari
col contributo di Fondazione Cariplo nell’ambito del progetto perFORMARE
CONCERTO JAZZ
Bardoscia Alborada String Quartet Marcotulli BAM “Trigono”
Marco Bardoscia, contrabbasso tambourine
Rita Marcotulli, pianoforte
Alborada String Quartet (Anton Berovski violino, Sonia Peana violino, Nico Ciricugno viola, Piero Salvadori violoncello)
In collaborazione con Ambria Jazz
Sei interpreti d’eccezione e un incontro nato da una comunione di intenti e da gusti musicali che spaziano dal repertorio classico e contemporaneo al jazz con una forte impronta di ogni componente del gruppo che rende, quindi, il progetto originale e unico nel suo genere. Un jazz fortemente europeo con influenze dalla musica colta della nostra tradizione, dalla canzone, dal pop e dalla musica contemporanea ma che non dimentica il grande retaggio americano del quale però non ha soggezione.
IRENE VENEZIANO pianoforte
«Quadri in musica»
Musiche di: R. Piana, F. Liszt, S. Rachmaninov, A. Dvorák, M.P. Musorgskij
Percorriamo, anche grazie alla video proiezione dei quadri, un viaggio attraverso opere musicali scaturite da suggestioni pittoriche, dove a volte è l’essenza del quadro stesso a dare vita al brano musicale, altre volte è l’ascoltatore a doversi creare una propria personale immagine a seguito delle impressioni musicali ricevute, in una meravigliosa sinestesia tra le arti.
BLIND DATE - CONCERTO AL BUIO
Un concerto di pianoforte promosso da CBM Italia Onlus per sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della cecità evitabile nei Paesi del Sud del mondo.
Concerto fuori abbonamento a ingresso gratuito con donazione a favore di CBM e con prenotazione obbligatoria sul sito www.cbmitalia.org/blind-date/tour/ oppure presso la segreteria della Scuola Civica di Musica Danza e Teatro della Provincia di Sondrio, via Sauro 66, Sondrio, aperta dal 4 settembre 2017 (dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00, il martedì e il venerdì anche dalle 10.30 alle 12.00)
La capacità comunicativa della musica per pianoforte di Cesare Picco, unita al viaggio sensoriale nel buio assoluto, fanno di questo concerto un evento unico al mondo. Ascoltare in questo modo la musica di Cesare Picco porta a stravolgere l’uso comune dei sensi: si perdono gli abituali punti di riferimento, ci si scopre più pronti a recepire altre sensazioni e a scoprire nuove condizioni di ascolto personale. Il “Blind Date - Concerto al buio”, si basa su una semplice e magica formula: LUCE - BUIO - LUCE. Una morbida penombra accoglie in sala gli spettatori e, una volta iniziato il concerto, le luci gradualmente si abbassano fino al buio totale.
Con il “Blind Date - Concerto al buio”, ci si trova magicamente ad ascoltare la musica con gli occhi. Un’esperienza che esprime a pieno la missione di CBM: riportare la luce nella vita delle persone cieche che vivono nei Paesi del Sud del mondo.
FRANCESCO MANARA violino ALESSANDRO TRAVAGLINI clarinetto ROBERTO PLANO pianoforte
Musiche di D. Milhaud, A. Kachaturian, G. Sollima, B. Bartok
Il comune denominatore del programma è senza alcun dubbio la musica popolare, in Milhaud ammiccando non solo a quella francese ma anche a quella brasiliana e afroamericana, in Kachaturian che da massimo esponente della musica armena, non si sottrae certo alla musica popolare nel suo “Trio”, in Sollima che con il suo “Voyage” ci porta in un vorticoso viaggio nel Mediterraneo con chiari riferimenti alla musica araba e infine con Bartok che rappresenta la quintessenza della musica ungherese e le danze (ovviamente ungheresi), che fanno da cornice nel primo e nel terzo movimento di “Contrasts”, sono magicamente interrotte dal movimento centrale “relaxation”. Autentico capolavoro!
TETRAKTIS PERCUS
(ore 10.15 matinée per le scuole)
Gianni Maestrucci, Leonardo Ramadori, Gianluca Saveri, Laura Mancini, Giulio Calandri, Giacomo Bacchio
Musiche di Carlos Chàvez, Henry Cowell, Carlo Boccadoro, Edgard Varèse, John Cage, Giovanni Sollima
Un programma incentrato su importanti compositori del Novecento, molti di questi particolarmente dediti agli strumenti a percussione. Musicisti che hanno saputo cogliere l’importanza che tali strumenti avrebbero avuto nel futuro. Autori che hanno saputo esprimere nuovi linguaggi compositivi, filtrando l’essenza del pensiero delle tradizioni popolari, dello sviluppo socio culturale del XX secolo e dell’avanguardia sperimentale. Pur provenendo dalle origini, ancora oggi la percussione resta lo strumento di maggior utilizzo in ogni forma espressiva musicale. La pulsazione cardiaca, il battere delle mani, la percussione di oggetti d’uso differente, la trasformazione degli stessi in strumenti musicali, i suoni metropolitani, i timbri del legno e delle pelli, i ritmi legati alle tradizione folk dei cinque continenti, l’idea filosofica e musicale del tempo e del ritmo, sono tutti elementi strettamente legati all’uomo e alla sua evoluzione.